Ormai agosto ci fugge tra le dita, ma perché non provare ad afferrarne qualche attimo? E’ con questo spirito che stamane abbiamo inforcato l’auto per una gita al mare nella vicina Liguria. E un piacevole bagno di acqua e di sole non può che essere coronato da una cena all’altezza. Non il caso, bensì un’attento esame delle guide ha condotto me e i miei genitori all’Ostaia da u Santu, situata sopra Voltri. Una carrozzabile alquanto angusta porta al parcheggio riservato ai clienti, da cui poi bisogna proseguire a piedi in salita per un breve sentiero. Pergolati grondanti uva dolcissima vegliano sulle tavolate in pietra di lavagna, rischiarate da vecchie lampade a incandescenza. Un orto rigoglioso incornicia il poggio.
Il proprietario Giovanni è paziente verso le nostre domande ingenue riguardo alla cucina e svela a poco a poco la gentilezza discreta, quasi burbera del genovese. Sua la “giubbetta” che alle 21.15 precise, quando, come preannunciato, si alza la brezza pungente della sera, copre le mie spalle infreddolite. Un luogo che non pretende nulla, eppure conquista il cuore degli avventori con il calore della tradizione familiare firmata Barbieri. Un Pigato corposo di Albenga proposto dal sommelier ci accompagna in una passeggiata attraverso i sapori antichi di questa terra insieme alle fluide chiacchiere crepuscolari.





Al termine del pasto conosco le chef, ossia le signore Barbieri, le quali, un po’ incredule, un po’ lusingate, mi concedono una foto. Prometto di ritornare con il vento d’autunno per nuove deliziose scoperte.
https://www.ostaiadausantu.com/