Dopo un lungo silenzio stampa ritornano i racconti pantagruelici. Passati i primi mesi in una inedita sede operativa, San Sebastian, aspettavo il ristorante adatto per inaugurare la serie spagnola. È una riunione familiare che mi offre l’occasione per scrivere di nuovo. Scovo questo posticino in una traversa di Matia Kalea, nel cuore della movida basca. Si chiama Sukalde Kultura, la cultura della cucina, e il profumino che ci accoglie parla da sé. Per cominciare ordiniamo dei peperoni ripieni di baccalà e una bottiglia di Izadi, un Rioja 2019. Questi quattordici gradi multidimensionali sostengono bene il ripieno consistente dei peperoni, che complesso e pastoso avvolge il palato con una nota quasi affumicata. E poi la salsa, la salsa al pimiento del piquillo, di quell’arancione vellutato e irreale. Una delizia che apre la strada alla portata successiva. Infatti colgo l’occasione per provare un piatto molto tipico, la cocota di merluzzo. Il pesce, testa compresa, viene grigliato e passato in forno, impregnato da una marinatura agre, arricchita di aglio e prezzemolo. Ogni boccone risulta croccante e succoso al tempo stesso, accompagnato da lamelle di patate e cipolle sbollentate.
In mezzo al tavolo ci facciamo portare un’insalata di pomodori sontuosa, corredata da falde di Bonito del norte e cipollotto, oltre che da un olio sublime. Da buoni italiani, finiamo per rubarci l’intingolo a suon di scarpetta. E con questo ho detto tutto.
Sito web: https://sukalde.eu/