Da tempo aspiravo ad assistere all’evento “Parole Note Live” sostenuto da Radio Capital, così, appena ho visto che avrebbe fatto tappa nella vicina Piacenza, ho deciso di approfittarne. In attesa di soddisfare in serata l’orecchio, ho provveduto a deliziare lo stomaco per pranzo. Alle porte del centro (Calle S.Bernardo, 1)

sorge un monumento della tradizione culinaria cittadina, la “Locanda Vecchia Piacenza”. Ricavata in un palazzo storico dalle volte dipinte e onusto di cimeli in legno, trasmette una raffinata familiarità, cui contribuiscono con equilibrio l’aria affabile del maitre e la preparazione accurata della tavola. Il menù è vario e non ignora il mare, ma avevo voglia di sapori locali, perciò largo al tagliere di Trinità piacentina- coppa, pancetta e salame (Amen!)- esaltato da un Gutturnio Superiore, prodotto a Ponte Dell’Olio.
La mia curiosità ha incontrato nel direttore di sala Lorenzo un interlocutore molto disponibile tanto a rivelare astuzie di cottura, quanto a delineare il profilo della locanda, cominciando dalle origini, per approdare ai quattro anni della loro gestione. Mi è parso quasi doveroso acquistare una pagnotta integrale ancora calda, dopo averne consumati due cesti. I pasti che si vorrebbe proseguire all’infinito, soprattutto considerato il conto ragionevole.


