Oggi ho avuto l’ennesima conferma a due fatti: che la scoperte sono frutto del caso e che il caso mi vuole bene. Mi metto in viaggio verso Morbegno per il primo appuntamento di “Cantine aperte”, inaugurato alle 14.30, ma sbaglio chiosco, così capito al punto vendita per i pass di “Gustosando”. Dopo un breve esame delle brochure la mia compagnia ed io optiamo per l’itinerario enogastronomico di Gerola Alta. Usufruiamo del servizio di navetta gratuito che copre i 15km di tornanti in salita da Morbegno, raggiungendo quota 1050m.
Il paese è incastonato nella valle, coperto di nebbia e attraversato da un ruscello brulicante trote iridea. Veniamo accolti dal profumo dei ceppi di pino ardenti, sui quali arrostiscono le castagna. Un gruppo di anziani rievoca le attività di un tempo, la tessitura e la lavorazione del legno, tuttavia, mossi dall’appetito, diamo inizio senza indugi al pasto itinerante. Le tappe previste erano otto, corrispondente ciascuna a una portata abbinata a pregiate etichette valtellinesi. In fondo riporterò il dettaglio, ciò che invece mi sento di sottolineare è il valore culturale della manifestazione, che coinvolge l’intera comunità. Donne e bambine si travestono in abiti tradizionali, servendo pietanze tipiche e bevande al crepitare di un camino tra muri in pietre a vista. L’atmosfera autentica, cui contribuisce il dialetto, correntemente perlato dalla maggioranze della gente locale, costituisce la fotografia a colori di una realtà in bianco e nero. Ci sentiamo “forestieri” ospitati in locande lungo la via. Non si ordina nulla: il piatto è quello, il solo, assegnato. Ti siedi, ti metti comodo e lui arriva, amico corroborante. E’ sufficiente una domanda per innescare la favella degli osti, fieri di raccontare storie centenarie e arti segrete. Il percorso è in scala ridotta un viaggio attraverso questa valle lombarda tanto cara agli sciatori, ma della quale non bisogna trascurare il patrimonio preistorico- come registrato alla “Casa del tempo”, museo geofaunistico di Gerola-, microstorico, nonché linguistico. E allora: arrivederci all’anno prossimo!
Tappe e portate:
http://gustosandoinvaltellina.com/